lunedì 28 maggio 2012

RIMINI: L’Orchestra Giovanile della Scuola di Musica al cospetto di giovani musicisti provenienti da tutta Europa




L’Orchestra Giovanile della Scuola di Musica ha partecipato all’XI Festival Europeo Allegromosso in Emilia Romagna dal 17 al 19 maggio scorso. Questa incredibile manifestazione organizzata dall’EMU, l’Unione Europea delle Scuole di Musica, ha riunito per la prima volta in Italia, 6000 giovani musicisti provenienti da 25 paesi europei.
Per due giorni consecutivi le città, le cittadine, i borghi, le vie, i palazzi storici e i teatri, sono stati palcoscenico e cornice per esibizioni di ogni genere, dalla musica classica, moderna, tradizionale, contemporanea, dove l’unico vero denominatore comune era, youth, joven, jeune, unge, òga, jung, jovem, GIOVANI.
18/05 Concerti a Rimini in Piazza Cavour
L'Orchestra in Piazza Cavour mentre ascolta il concerto
Li trovi buttati a terra sulla piazza, sempre in gruppo, distinti solo dalle loro divise, con loghi in ogni lingua europea, dove spesso riconosci evidente un pentagramma, una chiave di violino, una nota. Ascoltano attenti i loro colleghi e fremono o tremano all’idea dell’imminente confronto.
Una grande esperienza di crescita per tutti coloro che hanno vissuto l’opportunità di respirare fuori dalle mura scolastiche, dinamiche musicali sempre diverse.
Pietro Ortimini mentre regge la bandiera del gruppo
tedesco, volata via per il forte vento
Pietro Ortimini, costretto (ops) a reggere anche gli
spartiti alla graziosa violinista.
Il gradito ringraziamento a Pietro da parte della
Jugendstreichorchester Kreismusikschule Muritz (Germany)
Esibizione della nostra Orchestra Giovanile il
18/05 a Rimini
Si incontrano, si scontrano, si conoscono, si scambiano favori e contatti a volte rimangono folgorati da performance impeccabili oppure si ricaricano sentendo forte il richiamo della competizione.
Voglio riassumere la filosofia di questa esperienza raccontando due episodi che abbiamo vissuto.
Abbiamo appena cenato e decidiamo di portare i ragazzi dell’Orchestra ad assistere ad un concerto a Longiano. Loro sono molto stanchi. Hanno avuto una giornata intensa: prove per l’intera mattinata e concerto nel pomeriggio.
Prove sotto il sole di Maggio per due
mattine consecutive dalle ore 10 alle ore 12
Non sono entusiasti della nostra proposta ma noi insistiamo e così non possono che cedere. Il paese di Longiano dista circa quaranta minuti da Rimini e durante il breve viaggio in pullman molti di loro si addormentano. Arrivati a Longiano, un piccolo borgo medievale posto a quasi 200 mt di altezza sopra la costiera romagnola, il paese sembra completamente abbandonato. Non c’è nessuno, né un pullman, né una macchina in movimento. Riguardiamo il programma con il terrore di aver sbagliato. Il concerto deve essere qui. Cerchiamo di svegliare i dormienti e li trasciniamo per le vie inerpicate del paese. Camminiamo, saliamo ed entriamo all’interno delle mura di un intatto Castello Malatestiano del 1200. Ancora nulla e nessuno. Ad un certo punto vediamo all’interno di una piccola piazza un palco ma senza anima viva. A fianco c’è una porta aperta. Entriamo. Ci invitano a salire due rampe di scale e finalmente siamo accolti da una musica particolare. Una piccola sala, interamente affrescata, all’interno del Palazzo che fu di proprietà della Famiglia Malatesta, ospita un gruppo di giovani musicisti austriaci che si stanno esibendo in brani di musica celtica.
Bagad - Celtic Irish Folk Band
Musikschule Villach - (Austria)
Il pubblico in ascolto non è molto numeroso ma quando entriamo noi, tanti, partecipi, attenti e coinvolti, gli occhi dei giovani componenti del gruppo si illuminano per l’inattesa ma gradita sorpresa.
Noi ci svegliamo subito dal torpore della serata e partecipiamo ai loro canti coinvolgenti con gioia.
Il giorno dopo abbiamo un concerto a Bagnacavallo.
I ragazzi hanno sostenuto le prove per la seconda mattina consecutiva. Sono sotto pressione perché l’esibizione del giorno prima non li ha gratificati e vivono l’umiliazione di non aver saputo dare il massimo quando richiesto. Si rimettono in discussione e sono intimoriti all’idea di perdere anche questa seconda occasione per dimostrare tutto il loro valore.
Il viaggio per raggiungere il luogo del concerto è lungo quanto basta per ritrovare la complicità necessaria al buon esito dell’esibizione.
Giunti a destinazione cerchiamo subito il Teatro Goldoni.
Teatro Goldoni Bagnacavallo
E’ meraviglioso. Un piccolo teatro nella piazza centrale del paese definito una “Scala” in minitura per la sua bellezza. Tre ordini di loggiati, affrescati e adorni di velluti, una piccola platea ed un palcoscenico perfetto per la nostra dimensione orchestrale.
Non c’è molto pubblico ma d’altronde questo rimane forse l’unico vero difetto di questa edizione del Festival Europeo, vale a dire l’aver azzardato 200 concerti al giorno, in piccole ma meravigliose località disperse nell’area tra Rimini e Ravenna. In questo modo il pubblico partecipante si è disperso e spesso, avendo concomitanze di concerti, non ha potuto seguire tutti  i meravigliosi eventi organizzati.
Si sta esibendo un gruppo della Germania. Una Scuola che presenta un repertorio di solo flauti.
Blockflotenorchester Rumba
Musikschule Ostfildern (Germany)
Guitarrafonia - Conservatorio de Musica de S.Josè da Guarda
(Portogallo)
Dopodichè ci sarà un conservatorio del Portogallo con un repertorio per sole chitarre classiche e poi toccherà a noi.
Il nostro concerto chiuderà le esibizioni della giornata.
I ragazzi sono molto tesi, il loro orgoglio intaccato è in cerca di rivincita. Non vogliono e non possono sbagliare. Noi siamo tutti in platea, insieme ad una trentina di persone tra i quali i loro colleghi delle esibizioni precedenti.
Esibizione del 19/05 al Teatro Goldoni della
nostra Orchestra Giovanile
Il contesto è emozionante per quanto delizioso e non vi nascondo che abbiamo vissuto per osmosi la loro stessa tensione dal primo istante di ingresso sul palco fino al termine dell’ultimo brano liberatorio.
Concentrati, uniti in questa impresa con il desiderio di colpire con la loro voglia di riscatto chiunque, anche se pochi, fosse ad ascoltarli.
Nel parlarne vivo ancora le vibrazioni del mio cuore nel godere questo concerto.
Il concerto della rivalsa su loro stessi. E’ stato indimenticabile e gratificante. Straordinaria la gioia al termine, quando hanno compreso quanto il loro impegno sia giunto a tutti noi.
Finalmente liberi da ogni tensione 
Noi c'eravamo e vi garantisco che si è anche sentito!
Questo è stato l’XI Festival dell’Orchestra Giovanile della Scuola di Musica di Greve in Chianti pronta a lavorare coscientemente per la prossima edizione.
Ci vediamo tra due anni.

Monica Brini

Nessun commento:

Posta un commento