L’Orchestra Giovanile della
Scuola di Musica ha partecipato all’XI Festival Europeo Allegromosso in Emilia
Romagna dal 17 al 19 maggio scorso. Questa incredibile manifestazione
organizzata dall’EMU, l’Unione Europea delle Scuole di Musica, ha riunito per
la prima volta in Italia, 6000 giovani musicisti provenienti da 25 paesi
europei.
Per due giorni consecutivi le
città, le cittadine, i borghi, le vie, i palazzi storici e i teatri, sono stati
palcoscenico e cornice per esibizioni di ogni genere, dalla musica classica,
moderna, tradizionale, contemporanea, dove l’unico vero denominatore comune
era, youth, joven, jeune,
unge, òga, jung, jovem, GIOVANI.
18/05 Concerti a Rimini in Piazza Cavour |
L'Orchestra in Piazza Cavour mentre ascolta il concerto |
Li trovi buttati a terra sulla
piazza, sempre in gruppo, distinti solo dalle loro divise, con loghi in ogni
lingua europea, dove spesso riconosci evidente un pentagramma, una chiave di
violino, una nota. Ascoltano attenti i loro colleghi e fremono o tremano
all’idea dell’imminente confronto.
Una grande esperienza di crescita
per tutti coloro che hanno vissuto l’opportunità di respirare fuori dalle mura
scolastiche, dinamiche musicali sempre diverse.
Pietro Ortimini mentre regge la bandiera del gruppo tedesco, volata via per il forte vento |
Pietro Ortimini, costretto (ops) a reggere anche gli spartiti alla graziosa violinista. |
Il gradito ringraziamento a Pietro da parte della Jugendstreichorchester Kreismusikschule Muritz (Germany) |
Esibizione della nostra Orchestra Giovanile il 18/05 a Rimini |
Si incontrano, si scontrano, si
conoscono, si scambiano favori e contatti a volte rimangono folgorati da
performance impeccabili oppure si ricaricano sentendo forte il richiamo della
competizione.
Voglio riassumere la filosofia di
questa esperienza raccontando due episodi che abbiamo vissuto.
Abbiamo appena cenato e decidiamo
di portare i ragazzi dell’Orchestra ad assistere ad un concerto a Longiano.
Loro sono molto stanchi. Hanno avuto una giornata intensa: prove per l’intera
mattinata e concerto nel pomeriggio.
Prove sotto il sole di Maggio per due mattine consecutive dalle ore 10 alle ore 12 |
Non sono entusiasti della nostra proposta
ma noi insistiamo e così non possono che cedere. Il paese di Longiano dista
circa quaranta minuti da Rimini e durante il breve viaggio in pullman molti di
loro si addormentano. Arrivati a Longiano, un piccolo borgo medievale posto a
quasi 200 mt di altezza sopra la costiera romagnola, il paese sembra
completamente abbandonato. Non c’è nessuno, né un pullman, né una macchina in
movimento. Riguardiamo il programma con il terrore di aver sbagliato. Il
concerto deve essere qui. Cerchiamo di svegliare i dormienti e li trasciniamo
per le vie inerpicate del paese. Camminiamo, saliamo ed entriamo all’interno
delle mura di un intatto Castello Malatestiano del 1200. Ancora nulla e
nessuno. Ad un certo punto vediamo all’interno di una piccola piazza un palco
ma senza anima viva. A fianco c’è una porta aperta. Entriamo. Ci invitano a
salire due rampe di scale e finalmente siamo accolti da una musica particolare.
Una piccola sala, interamente affrescata, all’interno del Palazzo che fu di proprietà della
Famiglia Malatesta, ospita un gruppo di giovani musicisti austriaci che si
stanno esibendo in brani di musica celtica.
Bagad - Celtic Irish Folk Band Musikschule Villach - (Austria) |
Il pubblico in ascolto non è
molto numeroso ma quando entriamo noi, tanti, partecipi, attenti e coinvolti, gli occhi dei giovani componenti del gruppo si illuminano per l’inattesa ma gradita sorpresa.
Noi ci svegliamo subito dal
torpore della serata e partecipiamo ai loro canti coinvolgenti con gioia.
Il giorno dopo abbiamo un
concerto a Bagnacavallo.
I ragazzi hanno sostenuto le
prove per la seconda mattina consecutiva. Sono sotto pressione perché
l’esibizione del giorno prima non li ha gratificati e vivono l’umiliazione di
non aver saputo dare il massimo quando richiesto. Si rimettono in discussione e
sono intimoriti all’idea di perdere anche questa seconda occasione per
dimostrare tutto il loro valore.
Il viaggio per raggiungere il
luogo del concerto è lungo quanto basta per ritrovare la complicità necessaria
al buon esito dell’esibizione.
Giunti a destinazione cerchiamo
subito il Teatro Goldoni.
Teatro Goldoni Bagnacavallo |
E’ meraviglioso. Un piccolo teatro nella piazza
centrale del paese definito una “Scala” in minitura per la sua bellezza. Tre
ordini di loggiati, affrescati e adorni di velluti, una piccola platea ed un
palcoscenico perfetto per la nostra dimensione orchestrale.
Non c’è molto pubblico ma
d’altronde questo rimane forse l’unico vero difetto di questa edizione del
Festival Europeo, vale a dire l’aver azzardato 200 concerti al giorno, in
piccole ma meravigliose località disperse nell’area tra Rimini e Ravenna. In
questo modo il pubblico partecipante si è disperso e spesso, avendo concomitanze
di concerti, non ha potuto seguire tutti
i meravigliosi eventi organizzati.
Si sta esibendo un gruppo della
Germania. Una Scuola che presenta un repertorio di solo flauti.
Blockflotenorchester Rumba Musikschule Ostfildern (Germany) |
Guitarrafonia - Conservatorio de Musica de S.Josè da Guarda (Portogallo) |
Dopodichè ci
sarà un conservatorio del Portogallo con un repertorio per sole chitarre
classiche e poi toccherà a noi.
Il nostro concerto chiuderà le
esibizioni della giornata.
I ragazzi sono molto tesi, il
loro orgoglio intaccato è in cerca di rivincita. Non vogliono e non possono
sbagliare. Noi siamo tutti in platea, insieme ad una trentina di persone tra i
quali i loro colleghi delle esibizioni precedenti.
Esibizione del 19/05 al Teatro Goldoni della nostra Orchestra Giovanile |
Il contesto è emozionante
per quanto delizioso e non vi nascondo che abbiamo vissuto per osmosi la loro
stessa tensione dal primo istante di ingresso sul palco fino al termine
dell’ultimo brano liberatorio.
Concentrati, uniti in questa
impresa con il desiderio di colpire con la loro voglia di riscatto chiunque,
anche se pochi, fosse ad ascoltarli.
Nel parlarne vivo ancora le
vibrazioni del mio cuore nel godere questo concerto.
Il concerto della rivalsa su loro
stessi. E’ stato indimenticabile e gratificante. Straordinaria la gioia al
termine, quando hanno compreso quanto il loro impegno sia giunto a tutti noi.
Finalmente liberi da ogni tensione |
Noi c'eravamo e vi garantisco che si è anche sentito! |
Questo è stato l’XI Festival
dell’Orchestra Giovanile della Scuola di Musica di Greve in Chianti pronta a
lavorare coscientemente per la prossima edizione.
Ci vediamo tra due anni.
Monica Brini